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L’amore Guarisce
30 Settembre 2020
L’amore Guarisce
30 Settembre 2020

Ogni sintomo è associate con un certo modo di essere.

Per rilasciare un sintomo bisogna lasciare andare ciò che gli è associato.

Quinid il processo di guraigione implica un processo di trasformazione.

Tutto può essere guarito.

 

Uno o due mesi di vita.

 

Quando avevo un cancro in fase terminale nel 1975, mi avevano detto di avere uno o due mesi di vita e che la mia fine poteva arrivare improvvisamente in ogni momento ad esempio se mi capitava di starnutire o di tossire. Mi trovavo quindi a vivere pensadno che ogni giorno fosse l’ultimo, ogni ora la mia ultima ora e, riconosciuto ciò, qualsiasi fosse il tempo rimastomi, volevo essere felice.

 

Non aveva più senso far nessun compromesso per me. Siccome ogni pasto poteva essere l’ultimo, volevo mangiare qualsiasi cosa mi andasse, qualsiasi cosa il mio corpo mi chiedesse. Per me non aveva più senso mangiare cose che non mi dessero piacere semplicemente perché qualcuno pensava che fosse sano per me. Le loro intenzioni amorevoli erano riconosciute ma sapevo che quello non era il mio cammino. Il mio cammino verso la salute doveva includere un senso di piacere in tutto ciò che facevo e dovevo essere vero verso me stesso, essere reale. Dovevo credere nel processo di guarigione.

 

Che sollievo!

 

Poi, mi avevano suggerito che il cancro era il risultato di un processo che era accaduto nella mia coscienza e che potevo usare la mia coscienza per liberarmene. La mia coscienza aveva subito l’effetto di una programmazione esattamente come un computer che prroduce dei risultati secondo come è stato programmato. Potevo riprogrammare la mia coscienza.

 

Mi avevano detto che le nostre percezioni creano la nostra realtà e mi rendevo conto che dovevo riprogrammare la mia coscienza per creare la percezione che stavo bene. Non ero preparato per un improvviso cambiamento di percezione dall’essere un malato in fase terminale ma mi rendevo conto che potevo creare molto più facilmente la percezione di stare sempre meglio finchè davvero mi sentivo bene.

 

Avevo avuto la percezione di essere in uno stato di deterioramento che mi faceva avvicinare alla morte sempre più e sapevo che per avere la percezione di stare bene dovevo cambiare il mio sentirmi sempre peggio in sentirmi sempre meglio. Sapevo anche che il cambiamento poteva arrivare in qualsiasi momento. Era come girare un convertitore nella mia mente e di insistere sapendo che doveva essere girato. Decisi che se il cambiamento poteva avvenire in qualunque momento, allora doveva avvenire ora.

 

Il cambiamento

 

Sentivo una modifica nella mia coscienza e seppi che ero entrato in quel momento in uno stato di miglioramento. Sapevo anche l’importanza di mantenere l’integrità di questa decisione e di questo momento. Sapevo che tutte le mie percezioni dovevano rinforzare l’idea che da ora in poi sarei stato sempre meglio. Potevo ricordarmelo quando mangiavo ciò che desideravo, che era esattamente quello che il mio corpo aveva bisogno per acelerare il su processo di guarigione.

 

Le sensazioni fisiche, che sentivo come degli shocks elettrici nel mio copro e che avevano rafforzato l’idea che il tumour cresceva ora dovevano essere percepiti come un’evidenza che il tumour si stava riducendo. Il mio mentale cercava sempre più di integrare che stava accadendo il miglioramento.

 

Sapevo che dovevo stare lontano da certe persone che insistevano a guardarmi come un malato in fase terminale non perché non le amssi ma semplicemente per mantenere la mia attitudine positiva verso il processo di guarigione. Dovevo stare con persone che incoraggiavano il mio lavoro verso ciò che sembrava impossibile e che avevo messo in pieid per me stesso. Quando mi chiedevano come stessi, insistevo per rispondere ‘’Sempre meglio’’ ed osservavo che era vero.

 

Sapevo che era vitale mantenere la programmazione positive e che mettermi in uno stato mentale rialssato e parlarmi per 15 minuti tre volte al giorno faceva parte del processo di programmazione con il quanle non dovevo interferire in alcun modo. C’erano delle resistenze a volte nel rilassarmi e allora in quel momento mi ricordavo che era la mia vita ad essere in pericolo. Qualsiasi tentazione si interponesse era qualcosa che si metteva tra me e la mia vita e che doveva essere tolta in modo che io potessi vivere.

 

Mantenere la percezione

 

All’inizio era molto difficile. Mi sembrava che l’integrità del momento di cambiamento fosse facilmente compromessa, dai miei pensieri o dalle mie parole e riconoscevo tutt’altro dall’idea che stavo migliorando e dovevo essere onesto con me stesso e rendermi conto che avevo mancato il momento. Poi potevo dire a me stesso che ciò che era accaduto era semplicemente un percorso di allenamento e che il reale momento di cambiamento era ora.

 

Diventava sempre più facile. Inizialmente ero in grado di mantenere la mia integrità per qualche ora poi per un giorno, poi per due e poi diventai più solido. Sapevo che il programma stava funzionando. Ero in grado di riconoscere  la voce del dubbio all’interno di me e di riconoscere che non era la verità. Ero capace di identificarmi con la voce incoraggiante. Diventò così la mia guida che mi riportava ad una vita stabile. Ero in grado di mantenere l’attenzione sempre più a lungo sostenuto dal sapere che dei cambiamenti positivi stavano accadendo. Quando non sentivo più un sintomo, mi dicevo che forse non l’avrei mai più sentito.  Se sperimentavo il sintomo di nuovo, mi icevo che il processo non era ancora terminato e che in effetti sentivo il sintomo in misura minore rispetto a prima.

Dovevo sapere che dei cambiamenti positive stavano accadendo nel momento, e forse a volte erano quasi impercettibili. Naturlamente ero sempre capace di trovare qualcosa e di assicurarmi che non era qualcosa che stavo immaginando ma che era reale e così ciò si aggiungeva al processo ocn maggior forza

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Il Programma

 

Nei miei momenti di rilassamento, immaginavo di vedere il tumour che mi era stato diagnosticato nel midolo spinale a livello del collo e immaginavdi osservare uno strato di cellule cancerogne che stavano morendo e che venivano rilasciate attraverso il sistema di eliminazione del mio corpo. Sapevo che il cambiamento che forse non era ancoran percettibile era comunque definitivo. Sapevo che ogni volta che rilasciavo delle tossine dal mio corpo, le cellule cancerogene morte venivano eliminate e me ne ricordavo ogni volta. Insistevo sapendo che era vero.

 

Sapevo che il cancro rappresentava qualcosa di trattenuto all’interno e non espresso e siccome il tumore era situato vicino al chakra della gola (centro di energia), avevo trattenuto espressione di me stesso, del mio Essere. Siccome non ero completamente sicuro di che cosa significasse decidei che era imperativo esprimere ogni cosa. Ogni pensiero, ogni sentimento, qualsiasi cosa si trovasse nella mia coscienza che volesse uscire la esprimevo sapendo che era vitale per la mia salute.  Prima avevo avuto la percezione che esprimersi portasse ad avere discussioni ma ora vedevo che ciò che esprimevo era apprezzato da chi mi stava accanto e che esprimersi e comunicare porta armonia.

 

Prima credevo che se esprimevo ciò che volevo davvero, mi sarebbe successo qualcosa di male. Dovevo riprogrammare questo, verso la convinzione che se esprimevo ciò che volevo davvero, qualcosa di meraviglioso sarebbe accaduto. Così avevo deciso e così fu.

 

Notai però di avere sempre meno in comune con i miei vecchi amici. Era come se noi avessimo condiviso una frequenza vibratoria comune, diciamo 547 cicli, qualsiasi cosa significhi ed improvvisamente mi trovavo a 872 cicli e avevo poco da dire a chi si trovava a 547. Dovevo trovare dei nuovi amici che fossero a 872 per avere qualcuno con cui parlare.

 

Mi sentivo attratto verso il mondo degli 872 e loro da me come se fossi diventato una calamita selettiva e, alcuni elementi della mia realtà venissero lasciati andare perché non erano più in sintonia con il nuovo Essere che ero diventato. Sapevo che il processo era diventato inevitabile e che non dovevo più interferire con esso. In quel momento sviluppai un senso di compassione e di comprensione. Sapevo che la mia vita dipendeva dal lasciare andare tutti gli elementi della mia vita che erano in disaccordo con la mia nuova vibrazione. Il processo era semplice anche se non sempre facile.

 

Cominciavo ogni giorno come un processo di scoperta di me stesso, senza alcun preconcetto di come fossi prima e con una volontà di scoprire l’Essere che stava emergendo e un senso di gran piacere ad ogni nuova scoperta.

 

Immaginavo la scena che sarebbe accaduta nell’ambulatorio del medico che avrei incontrato dopo aver lavorato su me stesso. Lo vedevo mentre esaminava e non trovava più alcun cancro e lo vedevo perplesso. Mi avrebbe detto “Forse abbiamo fatto un errore”. Recitavo la scena nella mia mente ogni giorno durante i miei momenti di rilassamento.

 

Avevo sentito dire che con le tecniche di programmazione mentale, se parlavo a me stesso 15 minuti tre volte al giorno per 66 giorni avrei potuto rendere reale qualsiasi cosa a cui stessi credendo.

 

Circa due mesi dopo che avevo cominciato a lavorare su me stesso, andai a fare una visita di controllo dal medico che mi aveva dichiarato malato terminale. Sulla strada che mi portava dal medico, sapevo che dovevo mantenere la percezione che tutto era in ordine.

 

Mi esaminò e non trovò nulla. Mi disse “Forse abbiamo fatto un errore”. Risi durante tutta la strada di ritorno a casa.

 

 

Trasformazione

 

Trasformai il mio modo di Essere. Il mio stile di vita cambiò in modo spettacolare. Non ebbe più alcun senso per me avere un lavoro che mi occupasse dalle 9 alle 17 o di chiamare ‘’superiore’’ qualsiasi altro Essere perché tutti noi siamo Esseri uguali con un potenziale infinito.

 

Il lavoro che faccio ora come guaritore ed insegnante è significativo per me, importante per gli altri ed anche un servizio per l’umanità; mi sento “elevato” quando lo faccio. Ho la netta sensazione di fare il lavoro della mia vita. So che sto facendo quello per cui son venuto su questo pianeta. So che è giusto. Era una sensazione che non avevo mai avuto prima.

 

Il processo di trasformazione è parte integrante del processo di guarigione, sia che l’Essere stia guarendo la sua visione o che stia rilasciando qualche malattia seria e anche quando la condizione di disequilibrio non ha ancora raggiunto il livello fisico, essa esiste ancora a livello mentale ed emozionale. La trasformazione pianetaria che sta accadendo ora può essere accelerata e resa più dolce possibile da coloro che riconoscono il processo e lo incoraggiano.

 

La malattia o la ferita mostra a livello fisico, metaforicamente, quello che è accaduto nella coscienza dell’Essere che sta sperimentando i sintomi. E’ legato alla maniera d’essere di questa persona. Una volta che vengono identificati gli elementi dell’Essere che son legati alla loro condizione di disequilibrio fisico, possono essere cambiati, e la salute ed il benessere restaurati.

 

Quando vediamo il corpo fisico come una carta della coscienza che è in lui e sempre in equilibrio con lei, possiamo anche vedere che un cambiamento nell’uno implica un cambiamento nell’altro. Quando si produce una guarigione, ci si può aspettare un cambiamento nella personalità che riflette il cambiamento nell’Essere fisico e viceversa. Il ‘’nuovo individuo’’ avrà la setssa Essenza d’Essere, con una maniera diversa di interagire con l’ambiente senza quello che era stata una tensione eccessiva per questo individuo.

 

Potrebbe sembrare come se l’individuo si fosse risvegliato da un sogno molto reale e le cose prendessero un senso diverso. Un filtro percettivo sarebbe stato tolto, un filtro attraverso il quale alcuni valori fossero stati determinati e senza questo filtro, dei valori diventerebbero evidenti. Il “nouvo” Essere può avere dei gusti diversi sul cibo e sull’abbigliamento e delle abitudini personali diverse. Sarà una trasformazione benvenuta.

 

Gli approcci di guarigione che considerano l’aspetto del cambiamento della personalità, la trasformazione, sono legati all’idea di una causa interiore per tutti i sintomi esteriori. Senza i cambiamenti interiori, i sintomi possono essere alleviati nella realtà fisica ma se non vengono risolte le cause interiori i sintomi si ricreano.  Allora l’Essere considera che questa parte del suo sitema energetico abbia una naturale debolezza di cui occuparsi finchè riesca ad ottenere dei cambiamenti interiori in modo che non si manifestino più i sintomi.  Dopotutto, i sintomi erano necessari soltanto per dare un messaggio al ‘’vecchio’’ Essere. Il ‘’nuovo’’ essere non avrà più la debolezza innata e non avrà puù bisogno del sintomo. Infatti la aprte debole che esisteva in precedenza potrebbe diventare la aprte più forte del ‘’nuovo’’ Essere. Esistono dei casi di persone che prima di attraversare il tunnel erano paralizzati ed al lroo ritorno son diventati degli spotivi di alto livello!

 

Quando ci focalizziamo sulla trasformazione oltre che sulle fasi del processo di guraigione, si aggiunge un’altra dimensione che accelera la guarigione stessa.

 

Il Sistema Energetico Umano

 

Nel sistema energetico umano, l’energia è in costante movimento. Il flusso di energia viene regolato da sette ‘’pompe’’ energetiche che son chiamate ‘’chakra’’. Ogni chakra rappresenta delle emozioni specifiche e dei livelli di percezione, degli elementi della coscienza dell’Essere ed è anche associato a delle parti specifiche del corpo, a delle funzioni specifiche, a delle ghiandole endocrine e adei gruppi di nervi. Le risposte all’universo percepite da un essere sono anche rifelsse nei chakra.

 

I chakra hanno uno stato ottimale di equilibrio e di flusso. Una guarigione dell’individuo equilibra i chakra. Quando ciò accade, il riequilibrio porterà una differenza nel modo di rispondere dell’Essere all’universo e ci sarà quindi un riequilibrio sia interiore che fisico.

 

In altre aprole, ad un determinato stato di equilibrio dei chakra, l’individuo attrarrà a sé un certo tipo di esperienza ed un certo tipo di persone. Quando l’energia nei chakra cambia, come accade in una guarigione, l’effetto magnetico che attirava un certo tipo di esperienza viene lasciato andare così come il vecchio modo di rispondere alla situazione.

 

Per esempio, un Essere che ha delle determinate interazioni con sua madre può rispondere a queste bloccando i chakra associati alla sicurezza ed alla fiducia. L’effetto che ne deriva sarà che userà l’insicurezza come filtro percettivo. L’individuo poi attirerà a sé delle situazioni precarie per giustificare l’insicurezza e delle donne che gli ricorderanno sua madre. Quando invece il chakra è chiaro, il tipo di donna precedentemente attatto da quella persona verrà atratto da altri e permetterà a quell’Essere di interagire con un altro tipo di donna nel momento in cui con la guarigione avrà sbloccato quel chakra legato alla percezione della madre.  Inoltre le interazioni con l’archetipo della madre avranno un esito diverso, più soddisfacente. Le situazioni che si presenteranno a quell’Essere avranno anche un maggior senso di solidità.

 

Possiamo poi vedere che i chakra non riflettono soltanto l’ambiente esterno ma in qualche modo lo creano anche.

 

Se accadono soltanto dei piccoli aggiustamenti nel sistema energetico di un individuo, allora diventeranno apparenti soltanto dei cambiamenti nella coscienza. Il caso di una malattia molto grave, ad esempio, mostra che l’Essere si trovava in uno stato di bisogno estremo di un cambiamento molto grande a livelllo della coscienza e allora gli aspetti della trasformazione saranno più profondi.

 

Rinascita

 

Anche se un cambiamento istantaneo è sempre possibile e disponibile, sembra che la maggior aprte delle persone non sia preparata ad un tale cambiamento. L’Essere e le persone che lo circondano, sembrano più a loro agio con un cambiamento graduale.

 

Con un cambiamento istantaneo, si fa l’esperienza di una chiarificazione improvvisa di ciò che era stato oscurato, come se l’Essere si trovasse improvvisamente catapultato all’interno di un corpo che sta osservando un film appena cominciato. Lo stesso Essere si troverebbe come uno dei personaggi del film con la sensazione di essere percepito in maniera diversa da come veniva percepito prima. E, infatti, sarebbe molto diverso. E a questo punto sarebbe molto importante per l’Essere mantenere questa nuova percezione di sé, il nuovo senso di chiarezza (che a volte può essere accompagnato da un senso di confusione provocato da questa improvvisa novità), e di stabilire rapidamente un modo nuovo di affrontare le cose nella nuova realtà, il nuovo paradigma. Il nuovo essere dovrebbe anche dare un’occhiata alla sua relazione con il lavoro del vecchio Essere, con il suo ambiente, con la sua casa, con il suo partner, eccetera… e valutare quali aspetti sono in armonia e quali parti invece devono essere cambiate nella sua nuova realtà.

 

Nel caso di un Essere che ha avuto una malattia grave e che ha riconosciuto la relazione tra il suo stile di vita ed i sintomi fisici, ci sarebbe la necessità di cambiare tutti gli aspetti della sua vita che non provocano felicità perché sarebbe chiaro che erano questi che la causa della sua malattia; e senza questi cambiamenti, si creerebbe nuovamente la stessa malattia.

 

Quando ciò diventa una questione di vita o di morte, la scelta diventa chiara e semplice anche se non sempre facile.

 

Interazioni

 

Potrebbe essere un periodo di confusione anche per le persone vicine all’essere. A loro potrebbe sembrare che la persona che conoscevano prima fosse improvvisamente cambiata, impazzita. Gli schemi di comportamento e di risposta abituali se ne sono andati e ciò potrebbe creare confusione. Nonostante questo, per la salute ed il benessere dell’Essere, i suoi cari dovrebbero sostenerlo totalment eperchè per lui ritornare al vecchio significherebbe ammalarsi nuovamente.

 

Deve esistere una volontà di adattarsi al suo nuovo modo di essere.Un cambiamento graduale è più facile per la maggior parte delle persone ma dobbiamo insistere sul fatto che l’ampiezza di un cambiamento graduale non è inferiore a quella di un cambiamento immediato. Si estende soltanto in un periodo di tempo più lungo. Si dovranno esaminare le stesse domande. Si dovranno fare gli stesi cambiamenti. Inoltre, l’Essere dovrà mantenere una concentrazione sull’obiettivo con la volontà di lasciar andare tutti gli aspetti della sua vita che son legati allo stress, tutti gli schemi di interazione che non son orientati al successo, fino a che la sua vita diventerà di nuovo armoniosa; lo stato di salute e di benessere del copro indica  che l’essere è di nuovo in uno stato di equilibrio e può ora riconoscere la sua maniera di esistere. A questo punto la trasformazione e la guarigione saranno completate!

 

Tutto può essere guarito!

 

Quando un individuo si trova in uno stato di disequilibrio e decide di rtiornare ad uno stato di equilibrio, questo cambiamento deve diventare la sua priorità. Niente deve essere più importante di questo. Soprattutto in un caso di malattia molto grave, il ritorno ad uno stato di salute diventa più importante della famiglia, degli amici o del lavoro. Quando si è avuto un riconoscimento del cammino verso la salute, niente deve interferire con questo cammino. La crescita personale e il mantenimento di un’attitudine positiva diventano degli imperativi.

 

Ognuno di noi è un sistema di coscienza autonoma che si organizza da sé. Ognuno di noi è un sistema di energia. L’energia che scorre attraverso il nostro Essere è diretta dalla coscienza. Questa energia è in uno stato di movimento, di flusso, e in un organismo in buona salute, l’energia è armoniosa e scorre facilmente. Quando il flusso di questa energia è bloccato o interrotto, ciò viene sperimentato dall’organismo come un disequilibrio; l’organismo ha tendenza a ritornare in uno stato di equilibrio e di armonia, di ritornare in salute. Questa tendenza verso l’armonia è un aspetto dell’amore.

 

Ogni malattia, ogni ferita non è nient’altro che dell’energia bloccata o interrotta o un richiamo d’amore. Ognuno di noi, incluso tu che stai leggendo, a la capacità di sentire l’energia, captarla e dirigerla.

Tutta l’energia bloccata può essere rilasciata dalla tua coscienza. Non è questione se ciò possa essere fatto ma piuttosto di come possa essere fatto.

 

All’interno del tuo essere, all’interno della tua coscienza, c’è la capacità di amare. Tu hai il potenziale dell’amore infinito sia che tu scelga di riconoscerlo o meno e questa è al vera natura del tuo Essere. Hai la capacità di amare dove vi sia la percezione di una mancanza di amore o un richiamo d’amore.

 

Hai nella tua coscienza il potenziale e la capcità di guarire tutto, a tutti i livelli, in te o in qualsiasi altro essere semplicemente perché tutto è energia. Quello che rimane da fare per te è di realizzare che possiedi questo potenziale e di metterlo in pratica.

 

Tutto può essere guarito.

 

Tu puoi guarire tutto.

 

© Copyright 1988 Martin Brofman

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