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l mentale può guarire tutto – Intervista Psychologies Magazine
30 Settembre 2020
Guarigione e Trasformazione
30 Settembre 2020
l mentale può guarire tutto – Intervista Psychologies Magazine
30 Settembre 2020
Guarigione e Trasformazione
30 Settembre 2020

 

 

Quando ho deciso di guarirmi da un cancro in fase terminale nel 1976, avevo sentito dire che ‘’l’amore guarisce’’. Sembra che tutti lo sappiamo ma siccome per me in quel momento era davvero una questione di vita o di morte decisi che sarebbe stata davvero una buona idea di includere questo al mio ‘’arsenale di autoguarigione’’.

 

Mi avevano diagnosticato un tumore al midollo spinale a livello del collo che non era né operabile né trattabile con la chemioterapia e mi avevano dato due mesi di vita (con il rischio di morire ad ogni starnuto o colpo di tosse, aggiunsero i medici) ma un anno dopo, per qualche miracolo ero ancora vivo – forse perché qualcosa nella mia coscienza era cambiata e sicuramente era cambiata la mia attitudine alla vita.

 

Dovevo ancora scoprire il modo di liberarmi dal cancro e l’idea di usare l’amore per questo sembrava realizzabile. Il solo problema era che non ero molto sicuro di sapere che cosa fosse l’amore e sentivo che scoprirlo fosse importante per poterlo usare per la mia guarigione.

 

Cominciai allora a guardarmi intorno per vedere che cosa intendessero per amore le persone che mi circondavano e tante delle cose che mi venivano dette non avevano alcun senso per me e non sentivo che avessero un potere di guarigione.  Parlavano di qualcosa che per me, assomigliava maggiormente alla dominazione: ‘’Ti amo quindi ora ti dico cosa devi fare’’ o alla schiavitù ‘’Se mai ti becco con un’altra donna, le farò questo o quello..’’ Certamente vi erano diversi modi di esprimere l’amore ma non corrispondevano all’emozione stessa che avevo bisogno di utilizzare. Come saprò quando potrò sentire l’amore per utilizzarlo per guarirmi e salvare la mia vita?

 

Allora andai ad ascoltare una conferenza che si intitolava ‘’Che cos’è l’amore?’’ e pensai ‘’Finalmente lo scoprirò’’. Smebrava che l’Universo stesse rispondendo alla mia domanda e mi guidasse verso il luogo dove trovare la risposta che stavo cercando. Il relatore parlò per due ore e alla fine la conclusione fu ‘’L’amore è’’. Può darsi che questo avesse un senso per lui ma sicuramente non per me che mi trovavo sempre allo stesso punto.

 

Ho sentito anche un modo per definire l’amore ‘’al contrario’’ cioè definire ciò che non è e avevo sentito dire che l’amore era qualcosa senza giudizio e senza aspettativa. Se cominciate con la percezione di qualcuno e togliete il giudizio – giudicandolo come se abbia torto in relazione a qualcosa – e ritirate l’aspettativa – che volete qualcosa da lui – vi rimane una sensazione di benessere vicina al cuore. Io sentii che questa poteva essere una buona indicazione. Avrebbe potuto essere l’amore ma sentii che avrei potuto utilizzare un altro modo per arrivare in quel punto, un modo più diretto.

 

Una sera ero solo a casa in uno spazio di meditazione e stavo considerando la domanda sull’amore e in quell’istante mi è apparso un simbolo sul muro che ho compreso come un messaggio del mio Spirito. Era un cuore con della luce brillante che proveniva dal centro e il numero 1 era visibile attraverso il centro e si estendeva all’esterno del cuore con la parola Accettazione scritta sotto.

 

Per me, quel disegno è stata la chiave per l’apertura del mio chakra del cuore che comprende la vera natura dell’amore e che sa quando sento questa forza che guarisce.

 

Utilizzavo il simbolo per una meditazione visiva e vedevo diversi messaggi al suo interno ogni volta che lo guardavo e capivo che ciò accadeva a causa della natura del mio filtro percettivo ogni volta che lo guardavo in accordo con ciò che sentivo o attraversavo nel momento in cui osservavo.

 

Un giorno mi diceva ‘’L’accettazione è il numero 1’’, un altro giorno il messaggio era ‘’Apri il tuo cuore, guarda all’interno. Vedi la luce’’. Un altro momento era ‘’Accetta la tua individualità e l’individualità degli altri’’. Qualche volta vedevo un’aquila.

 

Potevo collegarmi all’Accettazione come a qualcosa che potevo utilizzare per elevare la mia vibrazione dal plesso solare al cuore. Accattando ‘’Ciò che è’’ mi permettevo di accettare emozionalmente la situazione in cui mi trovavo e di ritirare le emozioni riguardo a ciò che accadeva in modo da essere in uno spazio chiaro a partire dal quale potevo cambiare la situazione. Accettando le persone così come sono piuttosto di decidere come dovrebbero essere mi autorizzavo a lasciare andare il controllo che comprendevo provocasse delle tensioni nel chakra del plesso solare. Le osservavo partendo da un senso di libertà nel plesso solare e in effetti vedevo le cose a livello del chakra del cuore.

 

Trovai che se pensavo a qualcuno giudicandolo e vedevo che questo fosse ingiusto potevo chiedermi se mi ricordavo di una situazione nella quale un’altra persona potesse aver usato queste parole per descrivermi ed era sempre il caso….Ovviamente potevo facilmente dire a me stesso che quando mi trovavo in quella situazione avevo una buona ragione per giudicare e poi comprendevo che anche un’altra persona potesse avere le stesse buone ragioni e così potevo vedere l’altro con compassione ed anche non così diverso da me. Così mentre prima c’era un muro tra noi, ora si apriva una porta, una possibilità di comunicare.

 

Riconoscevo l’amore quando sentivo delle sensazioni nel cuore e sentivo di aver qualcosa con cui lavorare, qualcosa che potevo aggiungere agli altri strumenti che utilizzavo per guarire me stesso.

 

Potevo decidere durante una meditazione di circondarmi di persone che mi amavano e sentire il loro amore, la connessione che avevo con loro. Potevo poi ‘’usare’’ il sentimento e la sensazione fisica unita all’emozione e dirigerla verso la parte del corpo che ne aveva bisogno e sentivo che quella parte si apriva all’amore e qualcosa che si manifestava in quel punto sempre un pochino di più ogni volta che lo facevo fino a che io non sentivo più nessun sintomo.

 

Poi andai ad un controllo medico per fare un esame e a quel punto decisero che dovevano essersi sbagliati.

 

C’è un modo di leggere il corpo come una carta della coscienza in modo da stabilire la causa interiore che provoca il sintomo fisico. La chiave di questa carta sono i chakra, i centri di energia scoperti nella tradizione hindu. Ogni chakra rappresenta certe parti della coscienza e certe parti del corpo. Quando c’è un sintomo in una parte particolare del corpo questo è l’espressione di una tensione della coscienza dell’individuo dovuta a qualcosa che è successo a quella persona in quel momento.

 

C’è un profilo di personalità associato ad ogni sintomo, un modo di essere che non rappresenta veramente chi è questa persona ma piuttosto l’espressione di quello che stava facendo. C’è un altro profilo di personalità associato al fatto di non avere più il sintomo, un modo di essere che è sempre accessibile nella coscienza della persona e questo è veramente quello che la persona è. La guarigione ha a che fare con il lasciare andare il modo di vivere stressato e di ritornare a uno stato naturale d’equilibrio.

 

Possiamo dire che ogni persona che ha un sintomo non è più se stessa, non è più ciò che è veramente.

 

Perché qualcuno sceglierebbe di non essere più sé stesso? Può farlo per bisogno d’amore, pensando di dover essere diverso da ciò che è veramente per poter essere amato. C’è spesso una storia d’amore implicata in questo meccanismo anche se triste, pur sempre una storia d’amore.

 

E’ interessante notare che il sistema immunitario è controllato dal timo che è associato al chakra del cuore e quindi alla percezione dell’amore. Dicono che questa ghiandola si atrofizza durante l’adolescenza. Sembrerebbe allora in quel momento della nostra vita noi cambiamo e passiamo dall’esperienza diretta di percepire l’amore verso l’accettazione dei valori della società nella quale il vero sentimento d’amore è considerato come un’esperienza non ordinaria..

 

Quando noi non sentiamo l’amore, cerchiamo delle conferme o delle smentite attraverso le azioni tipo,Ha fatto questo dunque mi ama oppure non ha fatto questo dunque non mi ama.

 

Molti dei sintomi e delle malattie son considerata come problemi auto-immuni, difficoltà con il sistema immunitario e quindi con le percezioni d’amore della persona e i sintomi stessi mostrano come la persona abbia cambiato il suo modo di essere non essendo più se stessa a causa di queste percezioni o di percezioni sbagliate.

 

Sappiamo che un sistema immunitario forte protegge l’individuo da molte malattie e che rinforzare il sistema immunitario è un modo per alleviare i sintomi. E’ la percezione dell’amore, di ciò che è veramente l’amore che rinforzerà il sistema immunitario.

 

Siamo circondati da persone che amiamo. Una domanda interessante da farsi potrebbe essere: ‘’Quanto tempo passo durante il giorno a sentire l’amore che è nel mio cuore?’’

 

Ci focalizziamo sull’amore o su altre domande a cui abbiamo permesso di farci da ostacolo alle nostre percezioni dell’amore? Invece di riempire la nostra coscienza con paure, collera, insicurezza, e altre domande che non son poi così importanti potremmo scegliere di mantenere la nostra attenzione sull’amore e sentire il contatto ricordando a noi stessi, se fosse necessario, che è davvero la cosa più importante della nostra vita e che abbiamo bisogno di farlo per rimanere in buona salute.

 

Più passiamo il tempo sentendo l’amore che c’è, che è sempre disponibile, più rafforziamo il nostro sistema immunitario e facilitiamo il rilascio dei sintomi e per mantenere il nostro stato naturale di salute ed equilibrio.

 

 

© Martin Brofman 2009

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